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Fu un amico a consigliarmi Montalbano, il celebre commissario siciliano di Vigata. Come sempre, se si tratta di un nuovo libro, ero entusiasta di conoscere qualcosa di nuovo, ma quella volta rimasi delusa e arrabbiata: non capivo niente, "trasi", "macari", "vidiri", "vasata", ogni poche parole dovevo fare l'analisi logica, tornare indietro per trovare parole simili, confrontarle, e poi non ero del tutto sicura di aver capito.
"Ah, Camilleri non fa per me" conclusi. Poi ci fu la stagione televisiva di Montalbano, e "vedere" le parole mi aiutò a capirle. Vai a sapere se fu per la simpatia del personaggio, o perché qualche meccanismo in me si era messo in moto, fatto sta che da un rifiuto passai a un'infatuazione. La Sicilia, il suo dialetto, i suoi tipi umani, i suoi paesaggi, tutto mi prendeva e con una tale forza che mi dedicai quasi esclusivamente alla lettura di Camilleri per un bel pezzo, Montalbano, ma anche i romanzi. Cominciai a seguire anche le interviste: mi piaceva sentirlo parlare, sembrava che il discorso non si esaurisse mai dentro di lui, riusciva a spiegare profondamente i propri pensieri con semplicità e spesso enunciava in modo scherzoso o comunque incisivo verità umane condivise dai più ma che nelle sue parole acquisivano limpidezza e convinzione. Ammiravo molto anche la vivezza della sua intelligenza e del suo pensiero, nonostante l'età, una cosa che apprezzo assai, perché è manifestazione di una vita davvero vissuta. Tra i suoi tantissimi scritti, ricordo in particolare Il tailleur grigio, un giallo e una fine indagine psicologica dell'animo femminile, come nel migliore Camilleri. Adele è una donna affascinante, bellissima, sensuale, sposa di un opaco bancario, Febo. I due si sono conosciuti al funerale di un collega di lui, e per l'uomo è stato colpo di fulmine. Egli la vede una prima volta avvolta nel tailleur nero del lutto, e una seconda, elegante e misteriosa nel simbolico tailleur grigio. Adele è "femmina", siciliana, focosa e non sta buona buona ad aspettare il marito, ma ha una nutrita serie di amanti. Un giorno però Febo si ammala. La trasformazione di Adele è improvvisa, si dedica al marito giorno e notte, e, con sommo stupore, lui che non riesce a comprendere l'animo di quella donna, vede un capello bianco nella chioma della sempre perfetta ed elegante moglie. Quando per caso Febo trova degli appunti di Adele in cui lei prova le varie frasi di commemorazione, capisce. E l'ultima immagine sarà proprio quella di Adele nel suo impeccabile, affascinante, conturbante tailleur grigio. Probabilmente grazie a Camilleri la mia fascinazione per la Sicilia e i suoi abitanti si è accresciuta, la percepisco misteriosa, sensuale, inafferrabile. Naturalmente la mia Sicilia è una terra che non conosce la violenza trucida o le colpe della mafia, è una Sicilia di immaginazione e di affetto, che, ne sono sicura, mi ha trasmesso lo scrittore di Porto Empedocle. Sono passati alcuni giorni dalla sua morte, forse il tempo necessario per elaborare, non l'ho mai conosciuto personalmente, solo attraverso i suoi scritti e le sue parole, ma la sua assenza mi ha colpita, è mancato qualcuno che nel mio immaginario c'era da molto tempo.
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©Anna Ferrari Legnano Italy , 2013
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